Ponte di Legno: successo della Festa alla Malga di Sant’Apollonia

Ponte di Legno - Alpeggio: tutti d'accordo, risorse da non disperdere. Un convegno e dimostrazioni pratiche nel successo della Festa della Malga a Sant’Apollonia
Malgrado il tempo non sia stato del tutto clemente, è stata coronata da successo la Festa della Malga, promossa dalla Fondazione Alpeggio S.Apollonia, sabato e domenica scorsi, a Ponte di Legno, appunto in località Sant’Apollonia, all’inizio della Valle delle Messi, a 1.580 metri di quota. E’ stata una “due giorni” intensa alla scoperta delle attività di alpeggio, una delle principali nella difesa e conservazione dell’ambiente, del territorio e delle tradizioni montane: da una tavola rotonda, alla quale è intervenuto anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi, Fabio Rolfi, si è passati alla dimostrazione pratica (mungitura e poi lavorazione del latte per prodotti di altissima qualità).

Dalla tavola rotonda - dal titolo “il ruolo e il futuro dell’attività d’alpeggio tra tradizione e innovazione” e moderata dal giornalista Enrico Castelli – è emersa la necessità di “fare rete” fra le varie componenti ma anche quella di legare sempre più strettamente turismo e prodotti di montagna. Un cammino comune già intrapreso, con eccellenti risultati, da altre realtà. Molti gli spunti dopo che Graziano Lazzaroni, rappresentante operativo della Fondazione, ne ha ripercorso la storia: dalla impellente necessità di far scoprire gli alpeggi al turista (Giuseppe Pasina, sindaco di Temù) alla constatazione di un impoverimento delle attività di pastorizia “e non possiamo permetterci che ci sia abbandono” (Ivan Faustinelli, sindaco di Ponte di Legno), dal compito di educare, formare e aiutare i tecnici a stare vicino all’allevatore (Anna Giorgi e Alberto Tamburini, Unimont-Disaa,Università di Milano) alla “grande sfida in un momento di svolta” da raccogliere attraverso multifunzionalità, innovazione e formazione (Enrico Calvo di Ersaf, l’Ente Regionale per i Servizi all’ Agricoltura e Foreste), fino al grido d’allarme di Corrado Tomasi (Presidente del Consorzio Forestale Due Parchi) secondo cui in montagna “oggi il settore agricolo è sostanzialmente moribondo” per cui occorrono “investimenti costanti e continui” se si vuol tornare ad essere competitivi. Nel tirare le conclusioni, la vicepresidente della commissione speciale montagna di Regione Lombardia, Claudia Carzeri, ha voluto sottolineare il ruolo del patrimonio umano e gli stimoli interessanti emersi per un lavoro in rete mentre l’assessore regionale Fabio Rolfi ha ribadito che il turismo è “elemento fondamentale per promuovere il prodotto di montagna”. La valorizzazione del prodotto parte dal contesto ambientale, da come lo si racconta e, dunque, lo si promuove. Molti i punti toccati da Rolfi: i controlli a garanzia, la difesa del territorio, l’aiuto ai Comuni nella progettualità, le linee guida per fare in modo che la gestione delle malghe sia affidata alla gente di montagna, l’armonizzazione delle politiche agricole tra regioni vicine.

Ieri è stata meno istituzionale e più festaiola, con tanta gente a toccare con mano la realtà di questo microcosmo che vuole innovare mantenendo intatte le tradizioni. Il lavoro nel Caseificio Didattico di Sant’Apollonia, i prodotti (dalla Formagella al Silter, dalla ricotta al burro, allo yogurt) che nascono lì, proprio nel rispetto della tradizione ma anche delle più recenti normative igienico-sanitarie, sono stati protagonisti di quella parte della “Valle delle Messi in festa” che ha avuto sullo sfondo le esibizioni del cantastorie Germano Melotti e dei gruppi che lo accompagnavano ma anche una proposta, da parte dell’Osteria Pietra Rossa, di spiedo alla bresciana con la scoperta di altri piatti tipici camuni.