![](http://www.pontedilegno.it/img/c0b0cf25e69ca62c9289b8883e1ff471/w/900/h/540/thumb/512.jpg)
Il passato
La vicinia (ossia l’ente formato dagli abitanti del vicus, il villaggio) gestiva tutti i beni comuni della comunità: prati, pascoli, mulini, segherie, oltre all'acquisto e distribuzione di prodotti considerati fondamentali, come il sale, un tempo bene molto ricercato in area alpina; ancora oggi ogni anno la Vicinia di Ponte ne distribuisce due chili ad ogni membro.
![](http://www.pontedilegno.it/img/c0b0cf25e69ca62c9289b8883e1ff471/w/900/h/540/thumb/513.jpg)
Il presente
Nella vicinia potevano votare solo i capifamiglia maschi, ed erano esclusi dai diritti i “forestieri”, ossia le famiglie non facenti parte della vicinia al momento della sua costituzione, indipendentemente da quanto tempo abitassero nel paese.
Abolite da Napoleone nel 1806 ed i loro beni incamerati dai neonati comuni, attualmente nel comune di Ponte di Legno le vicinie sopravvivono a Poia, Ponte e Zoanno.
Abolite da Napoleone nel 1806 ed i loro beni incamerati dai neonati comuni, attualmente nel comune di Ponte di Legno le vicinie sopravvivono a Poia, Ponte e Zoanno.