Alta Valle Camonica: 16 percorsi multimediali sui luoghi della Prima Guerra Mondiale

Ponte di Legno - Oltre le tracce della storia: 16 percorsi multimediali sui luoghi della Prima Guerra Mondiale. Questo progetto unisce la Valle Camonica e la Valtellina, con Ponte di Legno (Brescia) punto di riferimento. Tra gli itinerari del Parco dell'Adamello spiccano malga Caldes-laghi d'Avio-rifugio Garibaldi; Tonale-Costa di Casamadre-cima Castellaccio; Ponte di Legno-Valbione-Corno d'Aola-Baita del Pastore; Tonale-capanna Bleis; Valle di Saviore-lago d'Arno-caserma Campiello.

Il primo conflitto mondiale ha lasciato molte testimonianze sulle aree montane lombarde, soprattutto nei gruppi montuosi dell’Ortles-Cevedale, del Tonale e dell’Adamello dove tra il 1915 e il 1918 corse l’estremo occidentale del fronte di combattimento tra il Regno d’Italia e l’Impero Austro-ungarico.
"Le montagne tra Alta Valtellina e Valle Camonica sono meta di turisti ed escursionisti in cerca di silenzio e del contatto con la natura, poco più di un secolo fa furono teatro di aspri combattimenti. Si combatté in estate e inverno a quote molto elevate, con posizioni poste a oltre 3000 metri", ha spiegato Walter Belotti.
Già allora il conflitto prese il nome di “Guerra Bianca”, e proprio grazie al particolare ambiente di alta quota sono ancora numerose le testimonianze della permanenza dei soldati dell’uno e dell’altro esercito sulle cime. 
Trincee, postazioni d’artiglieria, gallerie per il ricovero di uomini e mezzi, baraccamenti in legno e pietra, camminamenti e mulattiere militari, costituiscono uno straordinario museo a cielo aperto: sì è qui di fronte ad uno dei più interessanti esempi di simbiosi tra natura e storia. Per valorizzare questo inestimabile patrimonio Regione Lombardia ha affidato a ERSAF (ente gestore del Parco dello Stelvio), con la collaborazione scientifica del Museo della Guerra Bianca in Adamello di Temù (Brescia), un importante e innovativo progetto di valorizzazione del patrimonio lombardo della Grande Guerra.

Il progetto prosegue un’esperienza analoga che già nel 2018 aveva portato alla realizzazione dei primi sei sentieri nel Parco dello Stelvio. La ricchezza e lo straordinario valore del patrimonio storico legato al Primo conflitto mondiale presente nei territori dell’Alta Valtellina e della Valle Camonica e il grande interesse di Regione Lombardia per questo patrimonio unico sulle Alpi e di grande valore promozionale per i territori montani, sono gli elementi che hanno indotto la Regione a proseguire nell’esperienza ampliando la rete dei sentieri tematici.
I 16 itinerari multimediali sono percorsi esperienziali che permettono di visitare i territori delle due aree protette in modo nuovo, coinvolgente e interattivo: con un qualsiasi smartphone è possibile scaricare una App che permette di ascoltare la descrizione storica e ambientale dei luoghi, il racconto delle vicende di guerra e una serie di testimonianze d’epoca.

La App “Oltre le tracce della storia” è stata realizzata da Webmapp, azienda informatica di Pisa. È possibile scaricarla inquadrando i QR code posti sui pannelli collocati all’inizio degli itinerari o sul materiale informativo di descrizione del progetto oppure cercandola nell’App Store o nel Google Play Store. Una volta scaricata sullo smartphone, la App funziona anche off line. Grazie al GPS dello smartphone, quando si è in prossimità dei principali punti di interesse situati lungo l’itinerario la App ne dà avviso all’utente con un segnale acustico. È allora possibile attivare i contenuti culturali e scientifici disponibili. I contenuti, di grande interesse, visto il tema “universale”, anche per il pubblico internazionale, sono disponibili oltre che in italiano anche in inglese e tedesco. L’escursionista può consultare il percorso seguito o la cartina della zona, ha la possibilità di vedere una serie di immagini e, soprattutto, può attivare l’audio della descrizione storica e ambientale dei luoghi. La descrizione dei siti, la narrazione degli eventi e le storie di chi ha vissuto sul posto quei tragici eventi prendono vita, in una sorta di macchina del tempo delle emozioni, grazie alla voce dell’attore e scrittore Giuseppe Cederna.